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    Il fabbricato oggetto di intervento è sito in Sabbio Chiese via Silvio Moretti identificato nel N.C.E.U., foglio n°25, con il mappale n°113/1 di Categ. A/2, cl. 2°, vani 12, RCE 452,52. Nel P.G.T. vigente è indicato all’interno dei nuclei di antica formazione nell’isolato n°11 dal fabbricato n°21 e n°20 per quanto concerne il terrazzo sul Vrenda non oggetto di intervento.

  Storicamente il fabbricato nasce nel 1400 come casa a torre, difesa sul retro e per due lati dal torrente e da speroni di roccia e davanti dal fabbricato di servizio che lo divide dalla strada pubblica. Nel ‘700 viene ampliato con l’appendice prospettante a sud verso il giardino di cui al mappale n°193 e lo testifica sia la planimetria, che la struttura ed il bel volto settecentesco nel salone a piano terra. Nell’800 viene ristrutturato con formazione dello scalone rivestito in legno che domina ancora l’entrata e nei primi anni del ‘900 viene dotato dei servizi igienici tra cui quello esterno alla pianta principale, posto sul retro e pertanto privo di qualsiasi valore storico ed ambientale.

  Attualmente il fabbricato è sfitto e parzialmente inagibile, oltremodo nell’unico intervento del dopo guerra il tetto, con travetti di poca portanza, è stato alleggerito con sostituzione dei vecchi coppi con lastre di eternit.
L’intervento proposto è di sola manutenzione straordinaria, mantenendo la destinazione residenziale ed unifamiliare, con la priorità di rinforzare il tetto e sostituire il manto di copertura.

  Esternamente viene demolita la superfettazione posta sul retro ricavando, in luogo del tetto, un piccolo terrazzo prospettante il Vrenda, così come sopra l’ingresso viene proposto un piccolo poggiolo ad indicare e coprire l’entrata principale. Le finestre, alcune vengono chiuse, altre ampliate per l’adeguamento dei rapporti aereoilluminanti ed altre ancora riaperte in funzione anche delle nuove stanze interne del P 1° e di quelle nuove previste in un prossimo futuro nel sottotetto, comunque il tutto è stato subordinato a completare e riordinare i prospetti delle facciate. Il tetto in legno verrà completamente sostituito nella piccola e grossa orditura, verrà coibentato e dotato di nuovo manto in tegole antichizzate tipo coppi. L’altezza rimarrà invariata con allineamento dei nuovi travetti a quelli del fabbricato adiacente, i diversi spessori di questi ultimi e della coibentazione produrrà un leggero rialzo del solo manto di copertura.

  Internamente verranno mantenuti tutti gli elementi di pregio, quali i volti a piano terra, la scala rivestita in legno, il ballatoio ed i soffitti in legno, sostituendo il solaio esistente con analogo ma strutturalmente più consistente con l’ausilio di C.A. collaborante.
Attualmente si pensa di ultimare i primi due piani, poi più avanti si potrà chiedere il cambio d’uso del sottotetto agibile e completare l’abitazione ampliando la zona notte a piano mansarda.
 
Gli interventi comunque saranno prima di tipo strutturale, poi di facciata ed infine interni.
Nel complesso la soluzione progettuale sembra migliorativa per l’edificio sia dal punto di vista architettonico che paesistico.